22 Novembre 2015 - Sulle Tracce del RE insieme al CAI-sezione di Avellino
La progettazione dello Stradello Reale si attribuisce a Luigi Vanvitelli,
anche se non è stata rinvenuta alcuna fonte certa. Inizia dalla
località Purtonciello (ubicata in “Porca Prena”) e si ipotizza che si
ricorreva ad esso, per le battute di caccia (ipotesi consolidata anche
dai vari tornanti, che lo vanno a costituire, atti a smorzare le forti
pendenze e quindi renderlo più accessibile ai cavalli) raggiungendo
l’abetina (riserva Reale), dall’abitato di Bucciano.
Il Sentiero Reale va a costituire una delle quattro strade del crocevia
esistente noto appunto come “i quatt vie”; le altre tre portano
rispettivamente alla Croce (Vetta del Monte Taburno
a 1394 m); al Casino Nuovo (nel sito dell’attuale Albergo del
Taburno,
che in effetti era solo bar e ristorante, da anni chiuso); e alla Piana
di Melaino e da qui proseguendo al Casino Vecchio. Quest’ultimo si
presume essere stato utilizzato come alloggio: dagli stessi reali; dal
custode, allorquando la zona era adibita, a deposito estivo dei cavalli
dell'esercito borbonico e dagli agenti dei sovrani addetti alla
sorveglianza della riserva.
La nostra guida, nonché vicepresidente, Eugenio Parente spiega la Grotta di San Simeone. Video di Francesco Papa.