17 Maggio 2015



Sabato 16 Maggio, avevamo stabilito che l'indomani avremmo fatto un percorso alto.
guardando il Taburno il giorno seguente, decidemmo invece di rimanere più bassi, in quanto la montagna si presentava con la cima completamente ricoperta da un grosso nuvolone bianco; così aderente e fitto, da assomigliare ad un gigantesco cappello di lana.

Avevamo poca voglia di camminare in nube...abbiamo scelto allora di salire fino a "Colle Rizzuto" e da lì con un ampio giro siamo arrivati fino allo "Stradello del Re", percorrendone un breve tratto siamo giunti a "Trellica".

Breve sosta ristoratrice per consumare le cose buone che ci eravamo portati negli zaini, l'immancabile Preghiera e poi via verso la fonte....in località "Piana Canale" dove, in compagnia dei cavalli che vivono sul Taburno
allo stato brado, ci siamodissetati con l'acqua fredda e limpida che sgorga dalla roccia.
un'ultima salita abbastanza impegnativa e siamo arrivati alle auto.





Grande soddisfazione generale, perchè nonostante la variazione di percorso, buona
parte dei sentieri erano comunque in nube e questo ha messo a dura prova il nostro senso dell'orientamento.
ce la siamo cavata brillantemente invece, ci vuole ben altro per metterci in difficoltà e in particolar modo, la nostra guida Eugenio che conosce Taburno come le sue tasche.

Arrivati alle auto, ci siamo accorti che il
nuvolone si era completamente dissolto e che in cielo brillava uno splendido e caldo sole, che beffardo, sembrava darci appuntamento alla prossima escursione.