30 Ottobre 2016 - Trekking al Parco Nazionale del Vesuvio: la salita al Gran Cono fino al cratere


Un grande totem per le tribù della Campania, una divinità della creazione eterna, un occhio dormiente sugli inferi del sottosuolo.
Il Vesuvio ha un potere magnetico sulla nostra attenzione, ci mostra fiero la sua pericolosa bellezza, ci infonde energie insieme a paure.
E’ il vulcano più mediatico del pianeta, domina uno dei golfi più affascinanti del mondo, è molto temuto eppure abitato fin sopra le pendici.
Con il Monte Somma, la cui cresta si affianca al cono, formava un unico imponente vulcano poi stravolto da violente eruzioni, tra cui quella che fermò il tempo delle antiche Pompei ed Ercolano.
Con la sua lava, inoltre, il Vesuvio ha contribuito alla fertilità della Campania Felix, consentendo una straordinaria biodiversità e grandissime tradizioni enogastronomiche.
Il suo profilo visto da Posillipo (Napoli) è una celeberrima cartolina, in passato anche con il pennacchio di fumo silenzioso, ed è la base per migliaia di logotipi locali.


Il Parco Nazionale del Vesuvio merita diversi approfondimenti in grado di restituirne al meglio fascino e complessità.
Come punto di partenza per l’esplorazione, non potevamo che scegliere il suo luogo più ambito e visitato: il cratere.
Affacciarsi sull’orlo è un’esperienza da brividi. Le sue altissime pareti interne sono impressionanti. Minerali e licheni donano alla roccia mille forme e colori. In qualche punto si alzano le fumarole, ovvero flebili respiri del magma terrestre. A tratti sembra di attraversare un paesaggio lunare o di un pianeta ai primordi della vita. Per i più curiosi, con le guide vulcanologiche presenti sul posto è possibile scoprire la storia e i segni delle eruzioni, l’evoluzione degli studi sull’attività del vulcano e le sue peculiarità rispetto ad altri.L’emozione di camminare sul bordo del cratere è doppia, perché alla visione interna al vulcano fa da contrappunto il magnifico panorama sulla costa partenopea, una vista che spazia dalla Penisola sorrentina ai Campi Flegrei, dalla Valle del Sarno alla città di Napoli, dal suo arcipelago alla sua cinta metropolitana.
Dall’alto del silenzio del Vesuvio osservi chiaramente l’aggressione dell’uomo alla natura e comprendi l’importanza di preservarla, ti sintonizzi sui ritmi lenti della meditazione e percepisci che laggiù gira tutto troppo veloce!