02 Settembre 2018 - Arte naturale a Camposauro: il sentiero delle sette cave rosse lungo il braccio della Dormiente del Sannio tra le antiche Cave di Marmo di bauxite tra i comuni di Cautano e Vitulano

Alle falde del monte Camposauro, vi sono numerosi affioramenti di brecce calcaree policrome, di calcari sbrecciati e di alabastri calcarei che nell’insieme prendono il nome di “MARMI DI VITULANO”. Anche se questi marmi furono sfruttati sin dall’antichità, solo nella seconda metà del XIX sec. vi fu un più razionale uso delle cave esistenti che, all’epoca, erano ben sei situate tra i comuni di Cautano e Vitulano. I marmi di Vitulano sono stati usati sin dall’antichità imponendosi in tutto il mondo tanto che Carlo di Borbone (XVIII sec.), re di Napoli, se ne si assicurò l’uso e il Vanvitelli lo utilizzò per comporre il sontuoso “scalone d’onore” nella Reggia di Caserta, di Napoli e di Portici. Inoltre, tra gli altri impieghi si annovera: il Duomo , il Museo Nazionale e la Borsa di Napoli; in Roma venne utilizzato nella cappella Torlonia di S. Giovanni in Laterano e nella chiesa dei SS. Apostoli; la Camera di Commercio e la Posta Centrale di Benevento e nelle chiese dalla Valle Vitulanese. Intorno alla fine del XIX sec. Furono esportati anche in Francia, Nord America, Inghilterra, Australia e, come è noto, per rivestire le Guglie del Cremlino in Russia nel 1922.